Le sedute di Pratica Psicomotoria
La Pratica Psicomotoria non è da considerarsi un laboratorio: è una metodologia flessibile, che varia in base alla ricerca e formazione dell’insegnante e all’osservazione continua dei bambini che la svolgono.
Gli incontri si svolgono settimanalmente in un giorno prestabilito e sempre in uno stesso luogo, nel nostro caso nel salone al piano terra.
La durata varia da 40 min a 1 ora e 30 min.
La nostra scuola è dotata del materiale specifico per le sedute.
Lo spazio viene preparato in base all’età e alle esigenze dei bambini prima che essi entrino, per dar loro il senso dell’accoglienza e per facilitare l’anticipazione a livello immaginario del piacere per l’azione che andranno a svolgere.
Come si svolge la Pratica Psicomotoria
La sala in cui si svolge la Pratica Psicomotoria è strutturata in due luoghi: un luogo riservato all’espressività motoria e uno riservato all’espressività plastica, grafica e al linguaggio.
Nella seduta di Pratica Psicomotoria anche il tempo è strutturato in tre momenti ben precisi, per permettere al bambino di passare attraverso tre livelli diversi di simbolizzazione e di piacere.
Il primo tempo è riservato all’espressività motoria, stimolata dai materiali a disposizione (cuscinoni colorati, materassi, teli, corde, spalliera,…).
Il secondo tempo è dedicato alla storia raccontata dall’insegnante, o inventata direttamente dai bambini di 5/6 anni.
Il terzo tempo è dedicato all’espressività plastica e grafica: i bambini hanno la possibilità di costruire con i legni, disegnare o creare con la plastilina.
Le fasi sono completate da un rituale di entrata e uno di uscita.
In questo modo il bambino saprà sempre cosa viene prima e dopo e quando si finisce, in modo da poter organizzare la meglio le sue attività.
I benefici della PPA
Lo psicomotricista accoglie e interpreta l’espressività del bambino nella sua globalità, accompagnandolo nel suo percorso evolutivo.
Fra gli obiettivi principali della Pratica Psicomotoria evidenziamo:
– favorire lo sviluppo, la maturazione, l’espressività del bambino;
– accompagnare il bambino nel suo processo di crescita e di strutturazione dell’identità;
– favorire il passaggio dal “piacere di agire” al “piacere di pensare” (sviluppo della funzione simbolica);
– rassicurare il bambino nei confronti delle sue paure e delle angosce tramite il piacere delle attività ludiche;
– stimolare la comunicazione e l’incontro, gli scambi autentici con gli altri bambini.
